DIETRO AL ‘TAJA’ DI ALEX BUTCHER IL SUCCESSO DEL FOOD MARKETING DEL GRUPPO GALLI
Ci sono imprese che sanno guardare al futuro non solo perché mantengono alti gli standard qualitativi – dall’utilizzo delle materie prime alle fasi di produzione – ma anche perché hanno una comunicazione innovativa dove oltre la forma c’è la ‘ciccia’. La sostanza. E non è un gioco di parole, ma la giusta sintesi per spiegare come il presidente di una grande azienda, il Gruppo Galli, insieme a uno dei suoi più stretti collaboratori sono riusciti a fare impresa in tempi di Covid.
Anni dove la pandemia ha fatto perdere molto a tanti e lasciato danni strutturali ed economici a quelle aziende che sono rimaste in piedi, a fatica. Beh, in quei momenti c’è appunto chi è riuscito a reinventarsi senza intaccare il prodotto, diminuire i livelli occupazionali, evitare chiusure e su questo il merito va dato al visionario Fabio Galli, a capo dell’omonimo Gruppo top player nel centro Italia per la distribuzione di carni pregiate. Alla stessa stregua, seppur con proporzioni diverse, va riconosciuto ad Alex Bruno alias Alex Butcher di aver intrapreso un viaggio di resilienza che ha fatto da apripista nella comunicazione di settore.
Alex Butcher si è trasformato da agente di vendita a Meat Influencer del Gruppo Galli facendo del food marketing una leva di grande visibilità per la brand reputation dell’azienda. Nasce così un esempio virtuoso di Team Butcher, il primo in Italia, un viaggio che porta dritto al successo con progetti come il SakuraBeef – marezzatura della carne con grasso infiltrato all’interno dei tessuti, di vacche o scottone – ispirato alla fioritura del ciliegio giapponese e in antitesi al mercato del Kobe.
Un percorso che segna anche il posizionamento del Gruppo con la grande vittoria del World Steak Challenge – il riconoscimento più prestigioso al mondo che premia le carni migliori di tutto il pianeta – vinto da Galli con ben due selezioni italiane: ‘La Nostra’ e la ‘Keisan Wagyu‘ , linee di gamma premiate con due medaglie d’oro e giudicate per aspetto, aroma, colore, marmorizzazione, consistenza del rivestimento grasso, gusto, succulenza e tenerezza.
Un viaggio che Alex Butcher ha sentito di raccontare e raccogliere nel volume ‘Taja. Storia di una metamorfosi, da agente di vendita a nano influencer’, presentato in grande stile al museo Maxxi di Roma. A raccontare il personaggio Alex e aneddoti legati al ‘taja’, Giuseppe Garozzo Zannini Quirini ‘L’Aristocratico del Gusto’; Michele Ruschioni di BraciamiAncora, Maurizio Randolfi direttore commerciale del Gruppo Galli, Yuri Antonosante food blogger e appassionato della buona tavola, Francesca Michienzi fotografa e Fabio Galli.
Acquistabile su Amazon, autobiografico, racconta tre anni di performance, il suo girovagare per le fiere del food più importanti d’Italia e lo storytelling del famigerato ‘taja’– intercalare romano che significa appunto tagliare – che ritroviamo nella comunicazione social dalle produzioni video al titolo del libro. Taja, utilizzato inizialmente da Fabio Galli per chiudere gli argomenti scomodi, negli anni del Covid ha invece simboleggiato speranza, forza ed energia quali rimedi per tagliare con il periodo pandemico. Oggi è diventato un auspicio di speranza ed ha un suo valore che si traduce nel ‘mai mollare’, che Alex Butcher fa rivivere con le sue movenze performanti. Una bella storia di successo, di buoni auspici e di food marketing.
*Foto in evidenza: Credit Marco Pallotti