ITALIANI PREOCCUPATI PER RINCARI CIBO, MA ATTENTI AD ALIMENTAZIONE SANA
In Italia il cibo è la prima voce soggetta a riduzione di budget da parte delle famiglie, in un contesto socioeconomico che evidenzia come i lavoratori italiani si aspettino nuovi aumenti di prezzi dei beni di prima necessità legati alle spese quotidiane, come il cibo (92%), l’energia (91%) e i trasporti (93%). I dati arrivano da Indagine Food, la ricerca condotta da ‘Edenred’ che per il 2023 ha visto la partecipazione di più di 47 mila lavoratori e più di 16 mila operatori della ristorazione in 19 Paesi del mondo. In Italia, il buono pasto viene considerato come uno strumento fondamentale in grado di offrire un supporto economico per garantire l’accesso al cibo. Per il 73% degli utilizzatori aumenta il potere di acquisto e aiuta le persone nella scelta di alimenti più sani e di qualità. In caso di raddoppio del valore del buono pasto, il 75% degli intervistati ne approfitterebbe per aumentare la qualità dei propri pasti. Un dato che tende ad essere confermato dalla crescente attenzione nei confronti di un’alimentazione sana e di una dieta equilibrata che accomuna l’86% degli intervistati.
I ristoratori italiani confermano il loro impegno a garantire un’offerta sana ed equilibrata, con l’89% che asserisce di promuovere un’alimentazione corretta attraverso i propri piatti. Il 61% dei clienti apprezza gli sforzi compiuti dai ristoratori per offrire scelte più salutari, confermando un senso di resilienza anche in un periodo di contrazione dei consumi dovuta all’inflazione. Un altro tema emerso dall’indagine riguarda il giudizio sull’introduzione del buono pasto digitale, che ha riscontrato apprezzamento da parte degli utilizzatori italiani nel 95% dei casi, valutazione positiva condivisa dai ristoratori nel 69% dei casi. Attenzione, infine, al tema della sostenibilità e, in particolare, alla lotta allo spreco alimentare, in quanto tema che tocca la quasi totalità degli intervistati (91%). Nel 79% dei casi, gli utilizzatori di buoni pasto sono interessati alle misure prese dai ristoranti al riguardo, la cui implementazione diventa un fattore in grado influenzare la scelta. Per questo motivo l’85% dei ristoratori italiani dichiara di aver adottato misure per ridurre lo spreco.