IL GELATO DI EUGENIO MORRONE È GOLOSITÀ SOSTENIBILE
Naturale e sostenibile – comprese le declinazioni plant-based e le varianti bio, vegan e crudiste – questo il linguaggio del gelato del futuro. Etica e gusto possono funzionare e tra gli antesignani di questa filosofia c’è Eugenio Morrone, volto arcinoto del gelato contemporaneo nazionale e internazionale ha portato in questi anni il gelato artigianale italiano ai massimi livelli.
Attuale Campione del Mondo di Gelateria, pluripremiato, dal Gelato Festival di Roma nel 2016 al primo posto al Campionato Europeo sempre nello stesso anno. Nel 2018 conquista il podio al Gelato Festival All Star e per Food and Travel è nominato Maestro Gelatiere dell’Anno. Nel 2019 è primo al Sigep Gelato d’Oro e al Gelato World Ranking, confermandosi in cima alla classifica anche l’anno successivo, per poi entrare nella Hall of Fame World Ranking nel 2022. Ha fatto conoscere il mandarino tardivo, scoperto il sorbetto al Madagascar e valorizzato il gelato gastronomico alla ‘nduja.
Un visionario che non smette mai di fare ricerca e sperimentazione e, anche in ambito green, ha saputo unire golosità e sostenibilità come in occasione della celebre Ryder Cup che ha voluto omaggiare realizzando il ‘Green Ice’, presentato all’evento ‘Italy Best Golf Night’ presso i Mercati di Traiano durante la competizione mondiale. Green Ice – che è possibile degustare nella gelateria ‘Fior di Luna’ in via della Lungaretta a Trastevere – è ispirato al colore simbolico del campo da gioco, appunto il prato verde.
Le materie prime sono locali e a Km0: latte e panna di alta qualità dell’Agro romano, zucchero integrale di barbabietola di produzione italiana, pistacchi siciliani tostati leggermente e raffinati in laboratorio al momento. È l’esempio virtuoso della filiera corta che – come sottolinea Eugenio Morrone – vuol dire “maggiore tracciabilità del prodotto, più sicurezza alimentare e grande valorizzazione dei prodotti del territorio.
Il futuro del gelato è di poterlo anche legare a un processo produttivo a basso impatto ambientale e con macchinari di ultima generazione che hanno ridotti consumi energetici ed idrici, le lavorazioni sono tutte eseguite a freddo e nel rispetto della salubrità del gelato, quindi senza necessità quindi di impiegare fonti di calore”.