I NUOVI ‘ENOTURISTI? GIOVANI, DIGITALI E AFFAMATI
La piattaforma ‘Winedering’, portale enoturistico italiano dedicato all’enoturismo che vanta il maggior numero di esperienze in cantina online (oltre 1.200), annuncia i dati sul settore turistico. I dati provengono dalle prenotazioni raccolte nel 2021 e da un sottoinsieme profilato di 23.000 sessioni web, informazioni utili a chi si occupa di enoturismo per comprendere meglio i target di riferimento e le tipologie di offerta migliori al fine di intercettarli, evitando di utilizzare vecchie ed inutili ‘vanity metrics’, misure che non danno alcun valore aggiunto se non a chi le distribuisce spacciandole per miracolose.
Il 32% degli utenti che hanno visitato Winedering.com rientrano nella fascia di età tra i 25 ed i 34 anni, il 21% ha tra 18 e 24 anni ed il 19,8% ha tra i 35 ed i 44 anni. Se è piuttosto normale aspettarsi che la maggior parte degli utenti abbia tra i 25 ed i 34 anni, è comunque rilevante notare come la fascia 18-24 si stia proponendo in modo massiccio all’interno dei target di riferimento del panorama enoturistico.
La fascia 18-24 anni converte (cioè prenota) il 5% in più della fascia 25-34 anni ed il 30% in più della fascia 35-44. Non sorprende che i giovani, pur avendo un potere di spesa mediamente minore rispetto ad altre fasce di età, hanno però una forte attitudine alle prenotazioni ed ai pagamenti online, cosa che in più di una occasione frena gli utenti over 40. Quest’ultima dinamica è comunque in forte riduzione stante l’impatto della pandemia sulle abitudini di acquisto degli italiani. Il 53,25% dei visitatori è di sesso femminile. Le donne si confermano più decise nel prenotare rispetto agli uomini, con un tasso di conversione maggiore del 14% rispetto agli uomini. Il 73% degli utenti naviga e prenota direttamente dal proprio smartphone, con un tasso di conversione più basso dei navigatori desktop di solo il 14%.
Anche in questo caso si conferma un dato ormai assodato: se non si possiede un sito web rapido e responsive, cioè ottimizzato per la navigazione da smartphone, si rischia di perdere 3/4 del potenziale mercato enoturistico. I marketplace come Winedering.com sono molto spesso la soluzione più rapida e conveniente al problema, in quanto nati dal principio del ‘mobile first’, parametro che anche Google considera ormai primario nella costruzione dei ranking nel suo famoso motore di ricerca.
Oltre il 70% delle prenotazioni ricevute prevede esperienze che contengono espressamente abbinamenti gastronomici. Dal semplice tagliere di salumi, passando per assaggi di formaggi e prodotti locali, fino ai pranzi, completi o light, i ‘wine travelers’ preferiscono di gran lunga prenotare esperienze in cui l’abbinamento vino/cibo non si riduce più al semplice pane tostato o al grissino, ma a qualcosa di più ricco, seppur non necessariamente troppo elaborato.