‘50 ANNI DI PICA’…IL GELATO ARTIGIANALE DI ROMA
DAL 1971 IN VIA DELLA SEGGIOLA
Esiste il gelato buono e il gelato che non dimentichi, quello per cui attraversi la città a orari impossibili se la voglia ti assale. Quello che se pure non c’è parcheggio te ne freghi e ti fai volentieri più di due passi a piedi. Quello per cui vale consigliarlo agli amici e ai colleghi sapendo che farai sempre bella figura. E’ il gelato artigianale del Bar Pica, dell’omonima famiglia, in via della Seggiola nel centro storico della Capitale e che in occasione dei suoi 50 anni ha rinnovato completamente il locale, con un’inaugurazione degna della sua storia a cui ‘Fooderio’ ha avuto la possibilità di partecipare.
ALBERTO PICA INDISCUSSO RE DEI GELATIERI ROMANI
Quella del Bar Pica è una piccola favola tra storia e leggenda. Lo stesso locale in cui oggi il ‘gelato di riso’ è entrato nel cuore dei romani si narra che all’inizio del secolo scorso appartenesse alla famiglia Zitelli, proprietaria di 5 mucche che faceva pascolare in riva al Tevere – dalle quali ricavava il latte per realizzare anche il gelato – e che faceva rientrare nella stalla posta proprio nel retro dell’odierno Bar Pica. Dal 1971 inizia l’era del gelato artigianale di Alberto Pica e della sa famiglia, con il testimone passato dalla moglie Maria alla figlia Evelina. Alberto, che ha segnato il tempo e il gusto del gelato di Roma, è rimasto indiscusso re dei gelatieri capitolini. Insignito del Premio speciale ‘Del Gusto’ a cura della Stampa Estera del Gambero Rosso in riconoscimento della carriera e della qualità del suo gelato artigianale. Ideatore del ‘Gelato a Primavera’ nel 1986, un evento per i bambini a cui partecipano tutti gli anni scuole e istituzioni.
ALBERTO PICA HA LANCIATO
IL GELATO ARTIGIANALE NELLA CAPITALEAL CENTRO MAMMA MARIA, AI LATI I FIGLI EVELINA E CLAUDIO
RICETTE SEGRETE ED ECCELLENZA DEL GUSTO
Location nuova e gusti storici, con aggiunta di diverse novità. I ‘gelato lover’ ritroveranno il ‘gelato di riso’, ricetta storica dove il riso viene fatto bollire nel latte, poi si aggiunge panna e zucchero e successivamente viene lavorato. Il segreto è che il chicco di riso appena viene a contatto con lingua e palato si deve sentire denso, duro, per poi sciogliersi lentamente e assaporarne appieno il gusto. Inimitabile anche il gelato alla ‘pastiera napoletana’ con grani, ricotta, candidi e fiori d’arancio, oppure il gelato con i ’petali di rosa’ – presi dal giardino di casa Pica – messi in ebollizione a cui si aggiunge poi zucchero panna e latte. E anche il gusto al ‘caffè bianco’, con i chicchi messi a macerare nel latte per 24 ore.
IL GELATO DELLA CAPITALE
Gusti che hanno addolcito i palati della politica della prima Repubblica da Pertini ad Andreotti, fino ai sindaci di Roma tra cui Signorello, Carraro, Rutelli, Veltroni, Alemanno e Raggi. Ma anche personaggi dello spettacolo come Vittorio Gassman e Carlo Verdone.
Le foto in evidenza e interne a cura di Ince Srl.