SPESA, CARRELLO CARO PER GLI ITALIANI MA 71% DEI CONSUMATORI GUARDA PIÙ ALLA QUALITÀ CHE AL PREZZO
In un anno oltre 9 italiani su 10 hanno subito rincari che superano il 10%, secondo una ricerca sulle abitudini dei consumatori realizzata da The European House-Ambrosetti, in preparazione del Forum La Roadmap del futuro per il Food&Beverage in programma a Bormio il 7 e 8 giugno. Nonostante questo trend peggiorativo, al momento di fare la spesa si guarda anzitutto alla qualità (71,3%) e sempre meno al prezzo, 58,6%, percentuale che scende del 7,6% in un anno scorso. Non solo, cresce anche l’attenzione verso provenienza e certificazioni delle produzioni, così come si compra di più nei mercati rionali e direttamente dai produttori. Il supermercato, nonostante un calo del 5,8% rispetto al 2023, rimane la prima scelta per la spesa di quasi il 60% degli intervistati e i nati dopo il 1995 (generazione Z) preferiscono soprattutto quelli vicino a casa. La ricerca evidenzia come i discount (-1,2% rispetto a 2023) rappresentano il canale abituale per il 15% dei consumatori e tra loro sono sempre di più i nati tra il 1980 e il 1994 (+8,3% rispetto alla media). Una generazione, la Y, che apprezza sempre più (+12,3% rispetto alla media) gli acquisti fatti direttamente dal produttore o nei mercati rionali: canali che insieme rappresentano il 17% delle preferenze degli italiani (in aumento rispetto al 2023) e utilizzati soprattutto per l’acquisto di olio e vino (produttori) e frutta e ortaggi (mercati rionali). La generazione Z (nati dopo il ‘95) è più attenta all’impatto del prodotto sull’ambiente rispetto alla media (23,9%), mentre il prezzo guida maggiormente le scelte dei nati tra l’80 e il ‘94 (generazione Y al 61,5%) rispetto ai baby boomers (55,8%).