GARE, DEGUSTAZIONI E MASTERCLASS AL ‘ROMA PIZZA CONTEST’
Nella Capitale si può omaggiare la pizza parlandone in tanti modi e l’iniziativa Roma Pizza Contest organizzata dai fratelli De Ventura, Michele e Daniele già conosciuti nel settore degli eventi enogastronomici con il Simposio Trionfo del Gusto, ne è stata la conferma. Una prima edizione che ha destato certamente curiosità tra gli addetti ai lavori, poche pizzerie con una scelta chiara: dare spazio alle insegne di periferia e meno blasonate rispetto ad altre location di grido., ma con un comune denominatore: utilizzo di materie prime di qualità. A fare da sfondo il San Paolo District, ex Deposito Atac, location stile industrial che da anni ospita eventi importanti e che per i contest di Pizzerie Romane in Sfida ha visto un grande successo di pubblico con tre giorni di degustazioni, pizze per ogni palato, fritti all’italiana, dai supplì alle crocchette, birre e spritz.
Quattro le gare con quattro tipologie di pizza: romana, napoletana, teglia e pala. I parametri di giudizio sono stati: impasto, stesura, aspetto, forma, cottura, consistenza, croccantezza e topping. A giudicare i pizzaioli Daniele Di Grazia, docente di pizzeria e panificazione presso l’Academy del Gambero Rosso. Panettiere di terza generazione, vanta un’esperienza da Gabriele Bonci, e oggi è uno dei nomi più influenti nel panorama della pizza nella Capitale.
Antonio Serrante, La Teglia, ha presentato una napoletana gusto margherita e una pizza in Teglia, La Profumata, pomodoro pachino, fior di latte e pesto fatto con prezzemolo, basilico, aglio e peperoncino. Ha conquistato la giuria per il suo topping. Simone Di Pietro, Gli Sfiziosi, ha gareggiato per la teglia con La Sfiziosa ai fiori di zucca, ciliegino e funghi porcini. La sua pizza si è imposta per impasto e stesura. Sumon Bhuiyan, In Pizza Veritas, ha proposto una tonda romana con melanzana alla parmigiana, mentre per la pala ha portato un gusto con mortadella, stracciatella e granella di pistacchio. Il giudizio tecnico lo ha visto prevalere sulla croccantezza. Le pizzerie presenti: La Teglia al Pigneto di Antonio Serratore, pizzaiolo calabrese impegnato da anni a sviluppare un concetto di pizza dall’impasto artigianale, a lunga lievitazione, alta idratazione e digeribilità. Nei topping e nei condimenti non mancano contaminazioni calabre, come l’nduja. Sui fritti, sono molti ricercati il supplì classico e il filetto di baccalà dalla panatura croccante e dalla pastellatura ben equilibrata. Gli Sfiziosi, a Morena, di Simone Di Pietro. Giovane pizzaiolo ma già con grande esperienza, la sua location si distingue per diverse tipologie di impasto: teglia, tonda classica, pinsa romana e tonda con cereali integrali. Di Pietro fa molta ricerca delle materie prime, la sua pizza ha una lievitazione naturale per 72 ore e maturazione lenta, tra i primi ad utilizzare l’impasto della pinsa romana in teglia. Un interessante selezione dei fritti, tutti rigorosamente artigianali e per ogni gusto, completa un’offerta di qualità. In Pizza Veritas di Sumon Bhuiyan che propone la pizza in pala alla romana, con un’esperienza a tutto tondo nel settore della pizza vanta già una capacità che gli permette di lavorare tutti i tipi di impasti, in particolare quello diretto, lievitazione di 48 ore, materie prime di produttori prevalentemente laziali e a Km0.
Roma Pizza Contest ha dato spazio anche alle, come quella di Pino Arletto di Boutique Pizza Art sulla pizza alla pala alla romana, insieme al suo collaboratore Franzi Padovan. Arletto, cresciuto nelle pizzerie di famiglia, negli anni ha trasformato la sua passione in un’autentica vocazione. Conosciuto dal grande pubblico sia per le sue esibizioni acrobatiche incantando pubblici di ogni parte del mondo – dalle televisioni italiane alla Bbc di Londra e a Telecinco in Spagna – ma anche per la sua ‘teglia’ soprattutto nella versione degustata nella storica location Tagliapizza. Nel frattempo ha lanciato progetti di successo, tra cui In Pizza Veritas pizza in pala, leggera ed alveolata e conquistato prestigiosi riconoscimenti come l’Oscar Qualità e Cortesia del Gambero Rosso e il primo posto in importanti campionati internazionali. A tenere i laboratori di pizza per bambini Federico Stocchi, che insieme alla sorella Beatrice guida il Forno degli Amici. Federico, giovane talentuoso, proviene da una famiglia di panificatori da quattro generazioni, una grande passione frutto anche dell’esperienza trasmessagli dal padre Alessandro considerato uno dei pionieri della panificazione a Roma negli anni ’90. Un panificio che rispetta la tradizione e che fa della ricerca e della sperimentazione la sua stella polare. Tecniche all’avanguardia, su tutte la fermentazione spontanea. Un forno che ormai è entrato tra gli indirizzi più gettonati anche per le sue pizze alla pala.
Lo storico caseificio Sabelli, tra i leader nella grande distribuzione alimentare, ha fatto da sponsor ufficiale alla manifestazione, mentre Castelli Forni, azienda da decenni riferimento del mondo pizza, è stato lo sponsor tecnico. “Abbiamo cercato di raccogliere il grande fermento romano attorno al mondo pizza, guardando soprattutto a quelle pizzerie di quartiere molto apprezzate dai residenti. Una prima edizione dove è emersa grande capacità dei pizzaioli e creatività nell’utilizzare impasti e materie prime. Stiamo già lavorando per portare ottime novità al palinsesto della nuova programmazione prevista nel 2025” – ha commentato Michele De Ventura organizzatore della prima edizione di Roma Pizza Contest.