‘SAPORE DI MARE’ A PIAZZA NAVONA. CHEF GALLO E LA FROLLATURA DEL PESCE
Tre amici e uno chef, Antonio Stella, suo padre Giuseppe, Paolo Spataro e Giovanni Gallo la cui famiglia gestisce da oltre sessant’anni importanti pescherie a Napoli. A Roma, all’interno del Palazzo Massimo Lancellotti a due passi da piazza Navona, hanno aperto da diversi mesi ‘Sapore di Mare’, ristorante dove la freschezza del pesce è unita alle innovative tecniche di frollatura. Leggerezza, profondità dei sapori e rispetto degli ingredienti sono le materie prime lavorate dallo chef Gallo, tra cucina napoletana e mediterranea.
Tra gli starter Mozzarella ripiena con tartare di tonno, capperi di Pantelleria, pomodoro di Sorrento ed espresso al limone; Baccalà in tempura con scarole alla monachina, crema di fagioli al miso e finta papacella; Fiori di zucca ripieni con ricotta provola spigola su ketchup di datterino giallo; Gamberoni al panko in salsa rosa insalata liquida frizzante e cremoso di mozzarella.
‘Sapori di Mare’ autentici e tradizionali, come la Pasta e patate, calamari, cozze, frolla di formaggio e colatura di provola; Zuppa di pesce; Risotto alla pescatora, per citarne alcuni inseriti in carta.
Inoltre, proposte interessanti come le Linguine alla nerano con sashimi di capasanta; Chicchetta ai frutti di mare con pecorino e peperone crusco; Trippa di baccalà alla romana; Guancia di vitello ctb crema di ceci carciofo al bbq ed emulsione di riccio; Frittura di gamberi, calamari, nuggets di spigola e verdure in tempura; Scottata di tonno con salsa amatriciana.
Tema interessante, valorizzato dallo chef Gallo è la frollatura, effettuata in una cella a vista, e ancora le marinature, le cotture indirette, la brace. In quest’ottica emergono piatti molto suggestivi come la Costata di tonno che viene cotta sulla brace del kamado e servita con il suo osso per destare lo stupore dei più esigenti carnivori.
Oppure, la Lardiata di tonno realizzata con lardo, sostituito con il calamaro – aromatizzato e poi lasciato a frollare per dodici giorni e utilizzato come il lardo insieme al tonno cotto e crudo – pomodoro e pecorino.
La location merita attenzione, ubicata all’interno di un palazzo tardo rinascimentale del 1500 costruito dall’architetto napoletano Pirro Ligorio per Luigi De Torres, e poi lasciato in eredità alla famiglia Lancellotti.
Colori chiari e neutri danno spazio e luce, mentre i soffitti molto alti, le arcate, le colonne testimoniano la storicità di questo locale pronto ad accogliere mostre di pittura, scultura e fotografia. Gli arredi spiccano anche attraverso le ceramiche dei Maestri di Vietri, mentre il banco del pesce a vista permette di osservare gli chef durante la preparazione dei piatti.
Credits Ph.: @SaporediMare