ARTIGIANALE E MODERNA. ‘MONACO’, IL RITORNO DELLA PASTICCERIA DI QUARTIERE

Da settimane in zona Tiburtina non si parla d’altro. È il nuovo corso della ‘Pasticceria Monaco’, trent’anni di laboratorio e caffetteria d’eccellenza – con le sue bontà e la sua insegna – che nel tempo ha valorizzato uno dei luoghi periferici di Roma, oggi trasformato dalle varie amministrazioni che si sono succedute in una delle centralità più gettonate della Capitale.

E visto che le trenta candeline sono alle porte, l’idea nasce nel 1995 con Amilcare che apre a Largo Beltramelli, la pasticceria ora si è rifatta il look aggiungendo anche nuove prelibatezze dolciarie. Anima pop e ambiente industrial-moderno, con arredi minimal, marmi e travertini romani.

C’è anche tanta sostenibilità, con macchinari e attrezzature all’avanguardia per ottimizzare la produzione e riduzione dei consumi energetici. I neon valorizzano le tinte pastello mentre i sette metri di bancone bar e gli otto metri di banco pasticceria rappresentano il core dulcis della nuova impostazione ispirata da Monaco.

Una visione che nasce da quanto di più sano si possa trovare in quello spirito di famiglia tramandato da Amilcare e da sua moglie Enza – sempre al suo fianco – ai lor tre figli Simone Andrea e Cristian che veleggiano ormai da anni con il loro brand ‘Gelaterie Mamò’, che Fooderio ha già raccontato (https://www.fooderio.it/2023/05/30/artigianale-e-italiano-il-gelato-di-mamo-che-fa-impazzire-roma-apre-a-ostia/).

In questo nuovo refresh, più spazio alla caffetteria – da sempre coadiuvata da Pietro – abbinata a lieviti artigianali ancor più densi nelle farciture. Ma dietro ogni storia di famiglia c’è l’amore per la tradizione, e da Monaco sprigiona nelle oltre trenta varietà di torte, tradizionali e contemporanee, tra sapori e forme diverse.

Il fil rouge tra modernità e pasticceria di quartiere sono i grandi classici come la ‘Paradiso’ con pan di spagna al cioccolato, crema chantilly e gocce di puro cioccolato, da non perdere anche nelle sue varianti alle fragole, pistacchio o frutti di bosco.

A intrigare il buongustaio che opta per una voglia dolce da passeggio è invece il ‘Tiramisù’, realizzato addirittura in dodici declinazioni diverse e con la possibilità, appunto, di degustarlo in monoporzione.

Dalle vetrine della location non passa inosservata la lattina di birra artigianale, in edizione limitata, con il volto disegnato del mitico Amilcare… personaggio istrionico e romano doc come il maritozzo targato Monaco.

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