ESPLODE IL TÈ CON LE BOLLE, ANCHE IN ITALIA È BUBBLE TEA MANIA
Grandi numeri per il ‘bubble tea’, cosiddetto boba, conosciuto come lo snack-drink a base di tè e latte guarnito con perle di tapioca gommose o gelatine di frutta e sciroppi, creato a Taiwan intorno al 1980 e che continua a conquistare i palati di tutto il mondo. Il mercato globale del tè con le bolle nel 2022 vale infatti 2,75 miliardi di dollari e per i prossimi anni è previsto un incremento del 9% (2023-2030) che va a sostituire quello al 7,8% previsto nel 2021, per il periodo 2020-2027. Dati interessanti, se pensiamo che solo a Taiwan, nel marzo 2023, si contano circa 21.000 boba shops, mentre gli Usa si posizionano al secondo posto con oltre il 35% di market share. A controllare il mercato in Asia e Usa sono soprattutto i grandi franchising: tra le principali catene asiatiche spicca Gong Cha, presente anche in America, mentre tra le statunitensi sono da citare Sharetea, arrivata anche in Asia, e Quickly. L’Europa, con un valore di 300 milioni di dollari nel 2022, rappresenta l’11% del mercato mondiale e si attesta come uno dei mercati con il più alto tasso di crescita potenziale e la mancanza di un leader di riferimento lascia grande spazio per l’espansione delle catene europee. Per quanto riguarda l’Italia – secondo le stime di Growth Capital – nel 2022 il mercato avrebbe raggiunto i 42 milioni di euro, ovvero oltre il 15% del mercato europeo, e potrebbe toccare il 18% nei prossimi 5 anni, raggiungendo 98 milioni di euro al 2027. Il numero di bubble tea store presenti in Italia è di 236 punti vendita, 157 si trova nelle grandi città come Milano, Roma, Torino, Firenze, Bologna, Napoli e Genova, mentre i restanti 79 store sono situati tra 23 città di medie dimensioni. Le nuove aperture si sono concentrate soprattutto in vie ad alto flusso pedonale e ad alta densità di uffici, per favorire la natura prêt-à-porter del bubble tea, e nei quartieri cittadini noti come China Town, facendo leva sull’origine asiatica della bevanda. Il target più ricettivo riguarda la Gen Z e i Millenials.