1 MAGGIO, A TAVOLA PRIMEGGIANO LE RICETTE REGIONALI
Se per gran parte degli italiani non ci sarà la grigliata all’aperto, per via magari di un 1 maggio piovoso in tutta la penisola – che ha scombinato i piani a fuochisti e bracisti – niente è perduto perché sulle tavole dei buongustai primeggeranno le ricette regionali. Nel Lazio rimangono imbattibili le ‘fave cor pecorino’, abbinamento povero delle campagne romane nato per festeggiare l’arrivo della primavera. Da scampagnata o gita fuori porta…‘da paura’ se consumati insieme al pane di Genzano e magari accompagnati anche da un buon vinello dei Castelli. In cucina, si sa, non si butta via nulla, e allora con legumi secchi, verdure fresche di stagione e rimasugli di pasta ecco un tipico piatto abruzzese della provincia di Teramo: le ‘virtù teramane’. Il senso è una sorta di ‘agorà del cibo’. E così a Leni, comune dell’isola di Salina, è il giorno della ‘tavuliata’, il grande banchetto allestito di fronte al palazzo municipale con le pietanze, in primis la minestra di pasta e legumi, benedette dal parroco durante la messa. Trippa con il sugo, realizzato con un soffritto classico di sedano, carota e cipolla e pomodori freschi, e dove la carne viene cotta per circa un’ora a fuoco basso fino a divenire succosa e morbida. È la famosa ‘trippa alla volterrana’, piatto tipico etrusco e che secondo antiche tradizioni gli artigiani alabastrai erano soliti mangiare addirittura a colazione fin dalle 8 del mattino. E se proprio più arditi non riescono a rinunciare alla ciccia, e riescono ad organizzandosi in casa o al chiuso nonostante il maltempo, ce né per tutti i gusti: costine e braciole di maiale, pancetta, salsicce, salamelle, spiedini e arrosticini di maiale, ali e cosce di polo e galletto alla griglia. Chi sceglie tagli pregiati da fare alla brace…suggeriamo grande attenzione nella cottura e nell’affumicatura. Ovviamente l’utilizzo di salse, meglio se fatte in case.