CON I SUOI CHÂTEAU LUCIEN LURTON HA SCRITTO STORIA ENOLOGICA FRANCESE DEL ‘900

Tra gli anni ‘50 e ‘90 è stato uno dei più grandi e ricchi proprietari terrieri di Bordeaux, conoscitore e sostenitore dei più grandi terroir. È Lucien Lurton, viticoltore che ha fatto la storia enologica francese del ‘900 con le sue tenute nelle Graves e nell’Entre-deux-Mers, morto all’età di 97 anni nel suo castello di Brane-Cantenac a Margaux (Gironda).

Nel 1954 Lurton ereditò lo Château Brane-Cantenac, una tenuta classificata dal 1885, acquistata da suo nonno Léonce Récapet. E nonostante i rischi climatici di quella terra – storica fu la gelata del 1956 che spazzò via quasi tutto il suo raccolto – con la moglie Marie-Jeanne Duvoisin costruì una famiglia di undici figli e investì i suoi guadagni negli strumenti di produzione.

Nel 1961 una straordinaria vendemmia lo riportò, consigliato dal famoso enologo Emile Peynaud, a ripiantare tanto che negli ’70 il mercato di Bordeaux si interessò ai suoi vini. Da lì in poi un’ascesa inarrestabile, con l’acquisto degli Châteaux Durfort-Vivens (1961), Climens(1971), de Villegeorge (1973), La Tour de Bessan, Haut Nouchet, de Camarsac (1974), Bouscaut (1979) e Château Desmirail a Margaux (1980).

Costruì così un portafoglio unico di proprietà nel Médoc, nelle Graves e nell’Entre-deux-Mers, grazie soprattutto ai consigli di Henri Enjalbert, un pioniere bordolese della geografia viticola e della geologia. Poi, nel 1992, ha ceduto tutto ai figli, ognuno dei quali è cresciuto legato a una tenuta e alle sfumature del suo terroir. Leggendo narrano che fino a pochi anni fa, Lucien Lurton supervisionava ancora personalmente la vendemmia e le prime fasi del processo di vinificazione.

Ad oggi, con circa 3.000 acri nella regione, i Lurton sono i maggiori detentori di terreni vinicoli a Bordeaux, possedendo più di 20 castelli, tra i quali si trovano alcune delle proprietà più famose al mondo.

Credits: @ChâteauDurfort-Vivens @ChâteaudeVillegeorge @ChâteauClimens @ChâteauLaTourdeBessan @ChâteauDesmirail