‘FINE WINE’ RECORD NELLE ASTE, SOTHEBY’S CHIUDE CON 121MLN
Il ‘Fine wine’ mantiene il suo ruolo da protagonista anche nelle aste, più stabile rispetto agli asset tradizionali, soprattutto in tempi di turbolenza economica. L’analisi elaborata dall’Osservatorio Pambianco sul settore evidenzia che ‘Sotheby’s Wine’ ha chiuso con vendite record per 121 milioni di dollari – circa 112 milioni di euro, + 9% rispetto al 2021 – e oltre un terzo delle vendite, 54 milioni di dollari, è stato generato dal crescente mercato in Asia. Gli intenditori francesi avrebbero speso 42 milioni di dollari nelle aste di Sotheby’s, 32 milioni negli Stati Uniti e 22 milioni nel Regno Unito. La Borgogna è stata la regione preferita dai clienti, con il 51% delle vendite, seguita da Bordeaux con il 20%. Interessanti alcune partnership che la celebre casa d’aste ha avviato con i produttori di vino con vendite dirette di Lynch-Bages (1,2 milioni di dollari), Château du Clos de Vougeot (869mila) e Château Mouton Rothschild (182mila circa). Pandolfini ha chiuso l’anno con un turnover pari a 3,6 milioni di euro trainato dalle due aste in presenza e in particolare da quella di aprile che ha generato 1,48 milioni. Risultati positivi anche per Bolaffi che ha chiuso il 2022 con un volume d’affari di 2,45 milioni di euro: a segnare prezzi elevati sono stati i produttori più blasonati del Piemonte, tra cui le nove bottiglie di ‘Barolo Monfortino Riserva 2010’ di Giacomo Conterno, vendute a 14.000 euro, ma anche della Toscana, come le 42 bottiglie di Masseto – tre per ogni annata dal 2005 al 2018 – aggiudicate a 20 mila euro.