CRESCE PRODUZIONE ‘SPECK ALTO ADIGE IGP’. CONSUMARLO IN PUREZZA CON FETTA PANE RESTA MODALITÀ PREFERITA
Lo ‘Speck Alto Adige Igp’ nel 2022 registra un incremento della produzione. Lo scorso anno, infatti, sono state contrassegnate con il marchio di qualità Speck Alto Adige Igp 2.883.777 baffe, pari al 46,5% della produzione complessiva dei membri del Consorzio, con una crescita dello 0,08% rispetto al 2021. Sempre nel 2022, la quota Igp ha registrato un incremento di tre punti percentuali, il più alto di sempre. Un bilancio quelle del 2022 positivo secondo il Consorzio che ha spento le sue prime 30 candeline È l’Italia a riconfermarsi consumatrice numero uno di Speck Alto Adige Igp, con un dato di vendita del 68,8% e una preponderanza in Alto Adige e nel settentrione in generale. Tuttavia, da qualche anno, la richiesta sta aumentando costantemente anche nelle regioni centrali e meridionali. Anche il dato di esportazione è significativo, dimostrando che ancora una volta lo Speck Alto Adige Igp è uno dei salumi più amati fuori dall’Italia.
È il 31,2% di tutta la produzione a essere soggetto a export, in particolare in Germania (24,7%), principale acquirente, e poi negli Stati Uniti (2,7%), in Francia (1,7%), in Austria (0,6%) e in Svizzera (0,7%). Crescono le attività di export anche in mercati finora debolmente esplorati, come la Polonia, la Svezia e il Canada. La grande distribuzione organizzata si conferma il canale di vendita preferenziale (67%), seguita da discount (21,5%), punti vendita al dettaglio (1,7%) e grossisti (3,2%). Menzione d’onore alla ristorazione, che con un 5,4% dimostra una ripresa significativa dopo due anni difficili. Conferma anche per la modalità prediletta degli italiani nell’acquisto e consumo: la confezione pre-affettata da 100 grammi resta anche nel 2022 la più venduta. E se consumarlo in purezza con una fetta di pane resta la modalità preferita, la sperimentazione è comunque ben accetta grazie alla versatilità del prodotto.
Credits: @suedtirol.prodotti