IL VINO SECOLARE DI ‘FRESCOBALDI’
In ogni storia corposa e vibrante c’è sempre qualcosa da aggiungere e da continuare a raccontare. È il caso di ‘Frescobaldi’ tra i più grandi e importanti produttori italiani – con oltre 120 milioni di euro di fatturato e presente già dai primi anni del Trecento – di vino di qualità che vanta, peraltro, la maggior estensione in Toscana di un produttore.
Molte le tenute di famiglia, Castello Nipozzano, Tenuta Perano, Tenuta CastelGiocondo, Tenuta Castiglioni, Castello Pomino, Tenuta Ammiraglia, Gorgona, Rèmole, ed una anche nel Collio (Attems).
Una storia secolare, di cui oggi Lamberto Frescobaldi è presidente dell’azienda vinicola ‘Marchesi Frescobaldi’, dove all’interno del suo patrimonio vitivinicolo aggiunge anche ‘Tenuta Calimaia’ a Montepulciano.
Un progetto segna il ritorno dei Frescobaldi a Montepulciano in nome di quell’indole esplorativa che fu anche degli antenati della famiglia. A Montepulciano infatti: Lionardo di Niccolò Frescobaldi fu sindaco nel 1390.
I vigneti – disposti a corona sul rilievo del Monteliscione – si posizionano a circa 300 metri sul livello del mare caratterizzati da suoli di origine pliocenica, poveri di materia organica e quindi particolarmente adatti alla coltivazione del Sangiovese.
L’alta presenza di argille e le elevate temperature dovute alla bassa altitudine danno vita ad un vino Nobile strutturato e potente, ricco di tannini e molto adatto all’invecchiamento.
Oggi la volontà del Gruppo è stata dettata dal ritorno in questo territorio con grande senso di responsabilità verso il terroir e verso una delle prime denominazioni d’Italia.
Un’azienda virtuosa che ha saputo unire tradizione e innovazione, attenta alla sostenibilità utilizza nuove bottiglie, di peso inferiore e rispettose dell’ambiente visti i vantaggi relativi alla riduzione dell’impiego di vetro, al consumo di energia e acqua per il processo produttivo, alle emissioni di CO2 durante la produzione e il trasporto.
Crediti Fotografici: @FrescobaldiVini