DAL VENETO ALLA CAMPANIA È BOOM DI PORCINI
Le ultime piogge hanno rilanciato i porcini italiani, e allora in tutta Italia da Nord a Sud le raccolte sono aumentate del 50% in più rispetto allo scorso anno, come attesta la Coldiretti.
In Veneto le montagne sono ricche di funghi e sulle Dolomiti è corsa a finferli, mazze da tamburo e imbutini, dal Bellunese all’Altopiano di Asiago dove i boschi si stanno riprendendo dalle ferite dell’uragano Vaia, dal Cansiglio al Comelico, dall’Altopiano di Asiago al Vicentino fino ai Lessini.
In Campania dal Matese al Cilento stagione funghi fantastica con +50% fra porcini e altre varietà per un trend che si stende fino alla Calabria dove si stima un aumento percentuale rispetto all’anno precedente del +30%.
La nascita di porcini per essere rigogliosa richiede come condizioni ottimali terreni umidi senza piogge torrenziali, una buona dose di sole e 18-20 gradi di temperatura all’interno del bosco. I funghi rappresentano una risorsa importante per un Paese come l’Italia che può contare su circa 11,4 milioni di ettari di bosco che copre il 40% della superficie territoriale.
I funghi sono ricchi di proteine e fibre, poco calorici, poveri di sodio e ricchi di potassio e in Italia durante l’anno se ne consumano in media circa un chilo a testa.