‘ALTROVE’, QUANDO CUCINA È INTEGRAZIONE DI SAPORI E CULTURE
A Roma – nel quartiere Ostiense – il ristorante ‘Altrove’ è una location ‘no borders food’ dove integrazione e multiculturalismo non sono solo uno slogan. L’idea nasce dal progetto della onlus ‘Cies’ presieduta da Elisabetta Melandri e di un percorso di formazione di ragazzi, italiani e stranieri, che oggi fanno parte della squadra di cucina e sala. Storie interessanti, come quella di Tabesh Gane arrivato dall’Afghanistan in Italia, passando per la rotta balcanica, quando era ancora un ragazzino minorenne. Dopo i primi anni difficili ha trovato qui la sua strada professionale e oggi si muove con sicurezza tra i tavoli per dare consigli ai clienti sul menù, pensato come un viaggio intorno al mondo, che parte dall’Italia per arrivare, attraverso i sapori, in luoghi lontani. La brigata in cucina è guidata dalla chef Barbara Agosti, deus ex machina di Eggs, ristorante gourmet del quartiere Trastevere in via Natale del Grande.
Tra i piatti forti c’è la classica cacio e pepe romana con i pepi provenienti da 7 diversi paesi, la norma siciliana col ‘babaganoush’ – la crema di melanzane tipica del medio Oriente – il polpo alla gallega, il ‘kulfi’ alle spezie. E ancora, i ‘fagioli tra le curve’: la pasta e fagioli realizzata con la parte degli spaghetti originariamente appoggiata alla canna durante l’essiccazione. Normalmente veniva scartata, da qualche anno, invece, facendo fede all’obiettivo zero sprechi viene recuperata dal pastificio artigianale Mancini per far parte del classico piatto invernale della tradizione. Particolare attenzione alla panificazione, con il contributo dell’esperta Ornella De Felice che realizza tutti i prodotti da forno messi in tavola.
Ci sono poi Mario Daniele e Stefania Guerrizio rispettivamente di Napoli e Roma, operativi in cucina insieme a Bira Sissoko del Mali, Rubén Abul Kamal e Misan Md Mejanur Rahman Hawlader entrambi del Bangladesh. Un menù che ritrova gli ingredienti della cucina del Mediterraneo, con ceci, patate, carne di pollo e di pecora e con le spezie quale vero segreto che unisce sapori e culture diverse. Una proposta culinaria che sfida gli alti costi della ‘cucina d’autore’ con un menù a buffet per il pranzo – dal lunedì al venerdì – e à la carte- sabato e domenica, entrambi di stagione. Foto in evidenza e interne da Facebook @altroveristorante