IL VINO ITALIANO CRESCE IN CINA, SANGIOVESE E NEBBIOLO I PIÙ AMATI
Cresce in Cina il vino italiano, anche se ci sono ancora immensi spazi di crescita, visto che rappresenta solo il 10% del vino importato. E se Sangiovese e Nebbiolo sono i vitigni più amati, per i cinesi il vino italiano ha un tannino troppo marcato ed è astringente in bocca: un problema per consumatori che preferiscono la morbidezza e la dolcezza dei vini americani e cileni e l’eleganza di quelli francesi. A dirlo è una analisi di ‘Vinehoo’, il portale di vendita di vino tra i più utilizzati in Cina, che mette in evidenza alcune delle principali lacune che stanno facendo ritardare l’exploit atteso del vino tricolore in questo importante mercato. Piemonte e Toscana sono le due regioni più popolari in Cina e i vini a base di Nebbiolo e Sangiovese i più acquistati e conosciuti. In questo caso il prezzo alto denota qualità e blasone mettendoli al piano dei vini francesi e americani. Tuttavia dal 2020 c’è stata una maggiore attenzione verso vini siciliani, alto atesini e friulani. Il Prosecco, vista la sua amabilità al palato, potrebbe avere un enorme potenziale, così come i vini naturali, ancora un mercato vergine per i consumatori locali che si stanno appassionando adesso a queste dinamiche produttive. L’Etna è invece regione ormai riconosciuta tra gli appassionati
Vinehoo punta sui vini italiani da diversi anni, tanto che nelle vendite sulla piattaforma il vino italiano è il più venduto con una quota del 19,65% (gennaio-giugno 2021), mentre i vini francesi sono al 18,51%.