‘REGÀ’ RIAPRE ANCHE A PRANZO, CON CHEF ABRAMO PUNTA A PIATTI TRADIZIONE
La stagione autunnale è partita e la brigata di ‘Regà’ non ha mollato. Renato Caruzzi, il figlio Antonio, e Gaetano De Carli continuano questa sfida iniziata sotto il Covid tra chiusure, zone colorate e restrizioni. Tra le novità si riapre anche a pranzo, tutti i giorni, e insieme è stata rinnovata – senza rivoluzionarla – la proposta culinaria. Un menù più testaccino dove la romanità è rivisitata senza troppe ridondanze ma lasciando i sapori e la tradizione tipica dei piatti romaneschi.
‘Fooderio’ non vuole togliervi la curiosità di scoprire la nuova carta di ‘Regà’ ma il nostro palato non ha resistito ad assaggiare alcune delle nuove chicche. Per uno sfizio iniziale, magari accompagnato con una bollicina o un buon vino bianco aromatico, c’è il sostanzioso arancino con zafferano e parmigiano e rivestito con pane panko. Ben fatta la panatura tipica giapponese a fiocchi, che lo rende croccante al punto giusto, perfetto se accompagnato con un calice di Cremant brute rosè o champagne Gallimard.
Le nuove proposte sono state curate dallo chef Abramo Tertur – da tutti conosciuto come Abramo – grande esperienza in cucine importanti come 15 anni di ‘Hosteria Gusto’, ‘Lola’ a via Flaminia e ‘Achilli’ in via Settembrini. Per Regà ha pensato una trippa alla romana con cacao dark, 70%, del Guatemala, già diventato uno dei piatti top più richiesti nella nuova carta. Sempre dai suoi fornelli tonnarelli al tartufo e polpettine al sugo, vino bianco e salvia.
Non mancano fornitori di livello come l’azienda Pedrazzoli, selezione di prosciutti di qualità ed azienda pioniera del bio che vanta da oltre vent’anni una linea di salumi dedicata ad hoc. Da Regà Parma 36 mesi, il salame ‘zia’ di Mantova, mortadella al tartufo e coppa di capocollo. La linea dei dolci, tutti artigianali, è firmata dal giovanissimo Massimiliano Rinelli, con cheesecake nelle due versioni amarena e cioccolato; millefoglie con crema pasticcera e mela granellata; tiramisù con biscotti Gentilini.