‘CAFFÈ CIAMPINI’…5 SFUMATURE DI SPRITZ!
L’indimenticabile ‘tartufo al cioccolato’, storica ricetta del 1945, gelato tanto caro ai romani firmato dalla famiglia Ciampini rappresenta – potremmo dire – una sorta di ‘testimone del gusto’ di quell’eredità culinaria che la terza generazione guidata oggi da Marco porta avanti con successo. ‘Caffè Ciampini’ di piazza Cola di Rienzo è l’evoluzione, il futuro di quella tradizione familiare cui Marco ha saputo dare un’impronta nuova. Un’impostazione che non è sfuggita agli habitué del centro storico e tanto meno agli ‘happy hour lover’ che hanno apprezzato la trasformazione dello Spritz, long drink alcolico più famoso d’Italia, rivisitato nelle ‘5 sfumature Ciampini’. “In origine erano addirittura 13 – spiega Marco – poi la clientela ha scelto per noi e abbiamo selezionato 5 varianti top che caratterizzano particolarmente la nostra proposta per l’aperitivo”. Fooderio ha provato per voi il ‘Ciampini Rainbow’ con prosecco, ginger, arancia e frutti di bosco; e il ‘Ciampini Spritz’ con zenzero, campari, prosecco e soda. Colorati, freschi, equilibrati per un aperitivo a tutto tondo. La location di piazza Cola di Rienzo non è solo cocktail e distillati, ma anche caffetteria, lieviti, gelateria e ristorazione. Si consuma dalle prime ore del mattino, il pranzo si presta per pietanze frugali dove non mancano comunque i classici, lasagna bianca e rossa, e le chicche dello chef come le pepite di pollo accompagnate da verdurine grigliate. Accontentati anche i puristi della leggerezza: non solo con le tipiche insalate, ma a fare la differenza sono le diverse centrifughe mentre da settembre domineranno la scena i frullati proteici e gli hamburger vegetali. La proposta dinner racconta molto di Marco, figura istrionica che in questi 6 anni ha saputo ben coniugare le diverse declinazioni del food. Dispone, seleziona, prepara e ti racconta con passione i ‘Tonnarelli Ciampini’ cacio, pepe e pomodori pachino. “Adoro stare ai fornelli. Questo tonnarello è uno dei nostri punti fermi. Un cacio e pepe ingentilito da un pomodoro senza buccia, sale pepe e il pomodoro che viene rilassato fino a fare la mitica salsina, poi metà parmigiano e metà pecorino. Ancora un giro di pepe e via…servito”. Ma siamo solo all’inizio della cena perché il menù prevede altri pezzi forti da scoprire, dal foie gras con misticanza e aceto ai lamponi alla tartare di filetto di manzo, fino all’hamburger di fassona con cipolla agrodolce. Nel frattempo Marco Ciampini si è allontano, ma lo seguiamo perché richiamati dal tintinnio dei piatti. I più fortunati, quando è possibile, possono godere del suo estro. E’ lì in cucina, infatti, che armeggia alle prese con un gazpacho da servire in una tazza da cappuccino – con tanto di cucchiaino – guarnito di gamberi appena scottati alla griglia. Mentre non perde di vista i gamberi in kataifi avvolti con una pasta fillo, immersi nell’olio, perfetti con insalatina e miele d’acacia italiano. E per finire, si sa, le evoluzioni riportano sempre dove tutto ebbe inizio. Si ritorna dunque al gelato. Molto in voga la riscoperta della malaga, un vintage dal sapore retro, che si aggiunge al ‘fondente Ciampini’ con selezione di cacao, un blend che proviene dall’America del Sud e dal Ghana. ‘Caffè Ciampini’ è anche Trinità dei Monti…ma questa è un’altra puntata.