CIAO ITALO, ICONA DELLA RISTORAZIONE ROMANA

La ristorazione romana perde un’icona del gusto: muore a 94 anni Italo Santucci, fondatore del ristorante ‘Il Caminetto’ in viale Parioli. Star del cinema internazionale, vip, calciatori tutti hanno pasteggiato al Camino – negli anni in cui la doppia fila a Roma era uno status symbol e non un ‘tic da cittadino modello’. Ma Italo, come confermato da  tanti ristoratori della Capitale e operatori del settore del food, è stato un professionista.

D’altronde, la sua storia parte da lontano, da quando con suo padre Valerio negli anni 50 gesti il ‘Piccolo Mondo’ in via Aurora e la ‘Borsa’ in piazza di Pietra. da quando con suo padre Valerio negli anni 50 gesti il Piccolo Mondo in via Aurora e la Borsa in piazza di Pietra. I fornelli nel sangue, tanto che nel 1959 con sua moglie Anna Maria Ciampini, figlia di Giuseppe ‘Tre Scalini’ di Piazza Navona, decidono di aprire un nuovo ristorante tutto loro: un locale sfitto da tempo, un bar in viale Parioli. E nell’ottobre del 1959 nasce il ristorante ‘Caminetto’ senza l’articolo. Il Caminetto…prende il nome da quel grande camino all’ingresso del locale. Italo ed Anna Maria ci sanno fare, il ristorante lavora e decidono di allargarsi aggiungendo una veranda in stile parigino. Italo è una fucina di idee, e nel 1969 di ritorno da un viaggio a Londra apre addirittura un pub a Roma, facendo da apripista – in un certo senso – all’era dei pub, oggi rimodellati in moderni bistro o lounge bar, quella scia che dalla fine degli anni ’80 fino all’inizio del nuovo millennio ha conquistato la città. Arrivano gli anni ’90 Il Caminetto è ancora lì, pronto a spopolare anche con le nuove generazioni. Viale Parioli – anche grazie alla cucina della famiglia Santucci e di altre nuove aperture – sembra il fiorire di una nuova ‘Dolce Vita’. Da Piazza Santiago del Cile al ‘Bambus Bar’ orde di giovani col cavallino in polo o camicia con Gt Turbo ed Sh tutti a cenare da Italo. Dal jet-set che conta ai ‘pariolini’ di Roma Nord. Grazie Italo Santucci per aver dato gusto ai piatti della tradizione italiana. Grazie per aver unito diverse generazioni in nome dell’eccellenza culinaria e contribuito a rinnovare la ristorazione romana.

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